CircleActivities: quando l’arte dialoga con la cura
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Quando nasce la ricerca CircleActivities?
Da moltissimi anni mi occupo di canto in cerchio e dal 2018 ho iniziato una ricerca approfondita di tale espressione artistica nell’ambito di una patologia specifica come l’Alzheimer. In questi anni grazie al Centro Diurno Alzheimer dell’APSP Civica di Trento si sono portati avanti esercizi specifici sia motori che cognitivi, dove le fondamenta portanti della ricerca quali il cerchio, la voce e corpo dialogando con strumenti esterni, hanno dato vita a circleactivities, una pratica innovativa nel campo della cura e del benessere.
In questo articolo potrai trovare il primo tracciato sperimentale effettuato nel 2018 con un pdf dettagliato di tale ricerca pubblicato su psicogeriatria 2019 scaricabile gratuitamente.
Abstract della prima ricerca sulle CircleActivities
Sono stati realizzati 10 incontri videoregistrati e monitorati da due osservatori esterni (psicologa, musicoterapista) per consentire la progressiva ritaratura in itinere. Sono stati valutati, prima e dopo il percorso, 5 utenti con demenza lieve-moderata, a cui sono stati somministrati test specifici. L’esiguità dei dati raccolti con i test e l’incontrollabilità delle variabili interferenti non consentono una valutazione approfondita ma, dall’osservazione, emerge un diverso effetto sull’umore e sulle funzioni sociali/emotive/comportamentali, probabilmente correlato alla diversa capacità di ricordare l’evento anche a distanza. L’attività è stata apprezzata da tutti i partecipanti e ha favorito l’instaurarsi di una simmetria relazionale tra loro. Se dal punto di vista neuropsicologico non è possibile trarre esiti conclusivi, l’osservazione ha invece evidenziato una tendenza positiva sulla funzionalità cognitiva e sociale/emotiva/comportamentale, stimolandoci ad ulteriori approfondimenti delle possibili applicazioni della CircleActivities con i malati di demenza.
Oggi a che punto siamo? In quale direzione Circleactivities sta procedendo?
Dopo quattro anni di lavoro e di raccolta dati, grazie a Giorgia Caldini responsabile del Centro Diurno Alzheimer e Claudia Bernardi educatrice stiamo procedendo verso una nuova era.
Finalmente CircleActivities fa parte di un grande progetto Europeo sulla demenza denominato Sound, dove il capofila di tale progetto INRCA (Centro Studi e Ricerche Economico-Sociali per l’Invecchiamento) ha sposato tale metodologia innovativa.
Tantissimo è lo sforzo e lo studio quotidiano che dedico a questa mission, oramai passo le nottate a guardare filmati, a sforzarmi di comprendere le potenzialità e le criticità di tale metodologia.
Ti lascio quindi alla lettura del pdf che trovi qui sotto e se ti va spargi la voce aiutandoci a far crescere questo network semplicemente condividendo gli articoli oppure sostenerci con l’abbonamento a siing gold.